LA RICERCA IN DETTAGLIO

Il progetto di ricerca è articolato in 5 fasi di lavoro

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PREMESSE

Il progetto di ricerca, qui sviluppato, si pone l’obiettivo di rispondere alle 3 domande poste dalla Direzione Generale per i Servizi della Comunicazione Elettronica, Radiodiffusione e Postale

  • quali sono i device e i canali/piattaforme attraverso cui la fascia 5-15 anni fruisce dei contenuti;
  • quali sono i contenuti maggiormente fruiti;
  • quali sono le fonti di informazioni digitali a cui i minori attingono maggiormente e per quali contenuti.

L’output fornito risponderà pertanto a quattro esigenze:

  • Fornire dati utili a illuminare gli strumenti, gli utilizzi, i contenuti e le dinamiche decisionali che orientano i processi di consumo mediale digitale dei più giovani;
  • Identificare le funzioni e i bisogni che device e canali sono chiamati a soddisfare e in parallelo le criticità (disagio, percezione di inadeguatezza, paura, .. ) che segnano il rapporto fra minori e piattaforma;
  • Fornire possibili linee di miglioramento dell’offerta (contenuti e modalità di distribuzione) dedicata a questa fondamentale fascia di pubblico, con particolare riguardo alle aree critiche rilevate e ai soggetti fragili;
  • Delineare possibili nuovi strumenti di misurazione e impatto, sostenibili, in grado di monitorare nel tempo i processi e di fornire dati comparabili anche a livello internazionale.
OBIETTIVI SPECIFICI

Qual è il profilo dei pubblici con specifico riferimento ai minori:

IN DETTAGLIO
  • chi fruisce quali tipologie di device e canali/piattaforme, con quale frequenza
  • chi sono i consumatori intensivi/regolari/saltuari e non consumatori

Quali sono i device, canali e piattaforme attraverso cui i minori fruiscono i contenuti:

IN DETTAGLIO
  • quali sono i device utilizzati (tv, radio, connected tv, tablet, smartphone, console…), per ciascun device quali sono i canali/piattaforme utilizzati: tipologie e brand
  • qual è la frequenza e l’intensità in cui ciascun device viene utilizzato: quando, quanto spesso, in quali occasioni e contesti di visione: a casa, in mobilità, in spazi pubblici…;
  • qual è la rilevanza che ciascun device e ciascun canale/piattaforma rivestono e perché: quali sono le motivazioni che spingono all’uso.

Come avviene la fruizione:

IN DETTAGLIO
  • quali sono gli stili di fruizione: focalizzata, multi-focalizzata (si fruisce un device in contemporanea con altri), monitorante (si svolgono altre attività – non mediali- simultaneamente alla visione), ambientale (si usano i media come rumore di fondo/compagnia);
  • come si articolano i percorsi fruitivi attraverso le diverse piattaforme e come queste ultime si inseriscono nelle attività quotidiane (scuola, sport,…);
  • quali sono le dinamiche relazionali che si sviluppano prima, durante e dopo la visione;
  • quali sono le funzioni e i bisogni che ogni device/piattaforma soddisfa.

Come si compone la “dieta mediale” dei pubblici più giovani per quanto concerne i contenuti fruiti:

IN DETTAGLIO
  • quali sono i contenuti più fruiti/preferiti nei diversi device e canali/piattaforme;
  • quali sono le loro caratteristiche: generi, formati, temi e personaggi;

Mediante quali percorsi informativi i pubblici pervengono a individuare e privilegiare alcuni contenuti rispetto ad altri:

IN DETTAGLIO
  • quali pratiche vengono messe in atto per identificare le informazioni, i processi decisionali e di scelta;
  • quali canali/fonti di informazione vengono più spesso utilizzati e per quali tipologie di consumi/device/contenuti;
  • quali sono i soggetti coinvolti e con quale ruolo;
  • qual è la gerarchia delle fonti.;

Quali sono i rischi percepiti e quali le strategie e le tattiche messe in opera per contenerli

IN DETTAGLIO
  • quali sono le insicurezze/paure/esperienze disforiche che accompagnano l’uso delle piattaforme da parte dei minori;
  • quali sono le tipologie di rischio percepito;
  • quali azioni vengono messe in opera per contenere il rischio (che cosa si fa, a chi ci si rivolge).

Quali sono i bisogni e i desiderata

IN DETTAGLIO
  • quali sono le funzioni e quali i desiderata per ciascun device e piattaforma/canale;
  • quali sono le tipologie di rischio percepito;
  • quali aspettative emergono

Attraverso quali pratiche, strumenti e indicatori valutare l’impatto dei media digitali sul vissuto dei minori, anche in dialogo con gli strumenti e gli indicatori già in uso a livello internazionale ed europeo.